giovedì 5 luglio 2007

Theoi mèn gar eisin


Cerchiamo di conoscere le cose che fanno la felicità, perché quando essa c'è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo
per possederla.

Pratica e medita le cose che ti ho sempre raccomandato:
sono fondamentali per una vita felice.

Prima di tutto considera l'essenza del divino materia eterna e felice (...). Non attribuire alla divinità niente che sia diverso dal sempre vivente o contrario a tutto ciò che è felice,
vedi sempre in essa lo stato eterno congiunto alla felicità.

Gli dei esistono, è evidente a tutti,
ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Perciò non è irreligioso chi rifiuta la religione popolare, ma colui che i giudizi del popolo attribuisce alla divinità. Tali giudizi, che non ascoltano le nozioni ancestrali, innate, sono opinioni false. A seconda di come si pensa che gli dei siano, possono
venire da loro le più grandi sofferenze come i beni più splendidi. Ma noi sappiamo che essi sono perfettamente felici, riconoscono i loro simili, e chi non è tale lo considerano estraneo.

(Epicuro, Lettera sulla felicità)

0 commenti: