giovedì 17 aprile 2008

Apollo dall'arco d'argento

Apollo, invocato dal sacerdote Crise, scende a punire gli empi Achei


"Dio dall'arco d'argento, o tu che Crisa

proteggi e l'alma Cilla, e sei di Tènedo

possente imperador, Smintèo, deh m'odi.

Se di serti devoti unqua il leggiadro

tuo delubro adornai, se di giovenchi

e di caprette io t'arsi i fianchi opimi,

questo voto m'adempi; il pianto mio

paghino i Greci per le tue saette."


Sì disse orando. L'udì Febo, e scese

dalle cime d'Olimpo in gran disdegno

coll'arco su le spalle, e la faretra

tutta chiusa. Mettean le frecce orrendo

su gli omeri all'irato un tintinnìo

al mutar de' gran passi; ed ei simìle

a fosca notte giù venìa. Piantossi

delle navi al cospetto: indi uno strale

liberò dalla corda, ed un ronzìo

terribile mandò l'arco d'argento.



(Iliade, libro primo)

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