Compito di educazione alla cittadinanza: realizzare una mappa concettuale dell'Unione Europea.
Nella mappa di un alunno svogliato, nella sezione "istituzioni e loro funzioni", al posto di Banca Europea compare a caratteri cubitali BANCA ROTA.
Leggendolo alla povera prof viene un malore, l'alunno la guarda incredulo: "Perché prof? Cosa ho scritto di strano? Perché mi ha dato insufficiente?"
Gli auguri di Natale dei miei alunni scritti alla lavagna:
"BUON NATALE A TUTTI E FELICE HANNO NUOVO!"
Ma che gioia, grazie cari! Ora mi sento davvero meglio!
Tema di italiano
"Profe, il passato remoto di andare è andemmoro?"
Certo, perché, ci sono dubbi?
venerdì 26 dicembre 2008
Perle di saggezza (3)
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mercoledì 24 dicembre 2008
BUON NATALE!!!
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Ai miei amici e parenti vicini e lontani... ai miei alunni e colleghi... a tutti...
Un augurio speciale perché questo sia per voi un Natale sereno, scaldati dall'affetto delle persone che vi amano...
Che l'anno vecchio porti via con sè tutto ciò che vi ha rattristati o preoccupati...
Che l'anno nuovo vi doni momenti felici e bellissime e inaspettate sorprese...
Auguri di cuore a tutti.
Tanja
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martedì 18 novembre 2008
Quando il PC ti abbandona...
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lunedì 16 giugno 2008
E' finita!!!
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giovedì 22 maggio 2008
Perle di saggezza (2)
l'avventura continua!
"Nell'antica Grecia c'era un'isola dove vivevano i Mitici..."
Invece i Minoici dove vivevano?
"Le civiltà dei mari erano avvantaggiate perché irrigavano i campi con l'acqua marina."
Bene, chissà che raccolto ricco e condito!
I bambini nell'antica Roma andavano a scuola sotto i porticati lungo la strada.
"In mezzo alla strada? Con tutti quei gas di scarico?"
Nooo, avevano le auto blu!
"Prof, quando faremo la prova di evacuazione a sorpresa?"
No comment!
"Nell'età del bronzo i bambini andavano in gita al museo di preistoria del lago di Ledro."
Pensa quant'erano avanti questi palafitticoli!
Verifica di grammatica
"Profe, se dico che ho un maglione nero, NERO è un aggettivo possessivo, perché il maglione è MIO!"
Davanti a tali ragionamenti mi arrendo completamente!
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martedì 13 maggio 2008
Fiabeggiando
In seguito ad un progetto svolto in classe ho realizzato un sito web sulle fiabe. Il pezzo forte è la fiaba di Cappuccetto Rosso interattiva con diversi percorsi di lettura da scegliere.
Mi raccomando, fateci un salto!
http://xoomer.alice.it/fiabeggiandoinsieme
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domenica 27 aprile 2008
Noi che...
Noi che la penitenza era: “dire fare baciare lettera testamento”.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che non potevamo bere la Cocacola troppo tardi perchè non ci faceva dormire
Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che quando a scuola c’era l’ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che facevamo Palla Avvelenata.
Noi che giocavamo a Ruba Bandiera.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più Big Babol contemporaneamente.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIMBUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c’era Happy Days.
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
Noi che le caramelle ci costavano 50 lire.
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto,la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!!
Noi che le macchine avevano la targa nera...i numeri bianchi...e la sigla della provincia in arancione!!
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari.
Noi che al cine usciva un cartone animato ogni dieci anni e guardavamo sempre gli stessi tre o quattro (di Walt Disney).
Noi che sentivamo i 45 giri nei giradischi.
Noi che la Barbie aveva le gambe rigide.
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che alle gite non potevamo uscire dalle camere la notte.
Noi che ci divertivamo anche facendo Strega comanda colori.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu,nero,argento e verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty ed eri un figo della madonna!!!
NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO
NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI.
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giovedì 17 aprile 2008
Il coraggio di un padre
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Apollo dall'arco d'argento
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sabato 5 aprile 2008
Una giornata tra i palafitticoli
Gita alle palafitte del lago di Ledro
E' stata senza dubbio un'esperienza formativa per i ragazzi, messi a dura prova dalla durezza del legno e dalle difficoltà pratiche di un lavoro di questo tipo, ma proprio la fatica li ha resi orgogliosi del loro prodotto finale. Devo ammettere che sono stati davvero bravi perché ci hanno messo impegno, pur divertendosi molto.
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lunedì 31 marzo 2008
Demolendo qua e là...
Con forza e coraggio si procede con la ristrutturazione.
E mentre qualcuno butta giù...
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mercoledì 19 marzo 2008
martedì 11 marzo 2008
Ciao nonno...
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Caro nonno Gianni,
oggi siamo tutti qui per salutarti: le persone che ti hanno conosciuto e stimato e, tra queste, non poche sono quelle che ti hanno amato. E' stato facile volerti bene, nonno; tu, a chi ti è stato accanto, hai sempre dato tanto.
Sei stato un uomo meraviglioso: marito fedele, padre amorevole, nonno affettuoso; un uomo che non ha mai temuto il lavoro e la fatica e, soprattutto, dote rara, che non ha mai negato un aiuto a chi ne aveva bisogno, dando agli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Sempre sorridente e pronto alla battuta giocosa, ma anche riservato e affidabile.
Questo sei stato tu: un uomo, con le sue debolezze tutte umane, ma un grande uomo.Quando viene a mancare una persona cara, l'improvvisa consapevolezza di non poterla più avere vicina ed il dolore per la perdita fanno sì che qualcosa si spezzi dentro... e un frammento di noi stessi, una parte importante del nostro essere se ne va insieme a lei.
Oggi, senza te, ci sentiamo più poveri, privati di un pezzetto del nostro cuore tanto più grande quanto più profondamente hai fatto parte dei nostri affetti.
Ma, accanto al dolore per la tua perdita, proviamo un sentimento di gratitudine per aver potuto godere del tuo affetto, della tua generosità e bontà d'animo.
Nonno, tu sai che queste non sono solo parole affettuose in tuo ricordo, ma i sinceri pensieri di chi ha amato e stimato in vita una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto.Noi nipoti siamo orgogliosi e onorati di avere avuto un nonno meraviglioso come te e auguriamo a tutti la stessa fortuna.
Grazie per averci insegnato a giocare a carte,
grazie per averci aggiustato le biciclette,
grazie per averci fatto fare i giri sulle giostrine al mare,
grazie per averci fatto compagnia quando eravamo malati,
grazie per aver trovato il tempo di portarci al mare,
grazie per averci dedicato il tuo tempo e la tua attenzione.
Grazie per esserci stato sempre, nonno, ti vogliamo tanto bene.
Ci mancherai moltissimo, ma terremo sempre caro il tuo ricordo.
Io porterò nel cuore un'immagine che ti è sempre piaciuto ricordare:
tu, sorridente, sul molo del traghetto, accanto alla tua bicicletta, gli occhi celesti e affettuosi che cercavano tra la folla......e come allora oggi ti saluto, ma non per sempre...
"Ciao nonno!"
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venerdì 29 febbraio 2008
Dicesi "paesaggio"
Il paesaggio è una qualità del territorio determinata dagli elementi naturali ed antropici.
Prof: "Vediamo chi di voi si ricorda la definizione di paesaggio che abbiamo imparato all'inizio di ottobre."
Alunno: "Io! Io la so!"
Prof: "Bene, dimmi."
Alunno: "Eh, son tutte le case, le strade, i tunnel..."
Prof: "Ok, gli elementi antropici. E poi...?"
Alunno2: "Ehm... Le costruzioni..."
Prof: "Chi sa dirmi altri elementi, DIVERSI da ciò che è costruito dall'uomo?"
Alunno3: "AH SI!! IO LO SO! IOIOIOIOIO!"
Prof: "Dai! Dimmi quali sono gli altri elementi non antropici!"
Alunno: "GLI ASCENSORI!"
Prof: "Ok. Io mi do all'eremitaggio!"
Pubblicato da Tanja alle 07:13 0 commenti
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Siamo proprio tutti umani?
Lezione di geografia. Si parla della biodiversità.
Alunno: "Prof, ma noi siamo umani?"
Prof: "Certe volte ho seri dubbi a riguardo!"
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venerdì 15 febbraio 2008
Perle di saggezza (1)
...ovvero l'avventura quotidiana di ogni prof...
"Ma se un vulcano erutta e io sto sul cratere, la lava mi becca?"
No, ti fa il giro attorno!
Analisi grammaticale
"Egli può: voce del verbo avere..."
"L'uomo erectus fu il primo ad avere l'idea di alzarsi in piedi"
Sì, per andare a spasso!
"Gli antichi Egizi abitavano nelle piramidi"
E venivano sepolti nelle case?
"Massimo il gladiatore era forte e muscoloso e tutti lo chiamavano esposito"
Già, i meridionali invece li chiamavano ispanici.
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Cantundio come gerundio
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domenica 10 febbraio 2008
Istinto e ragione
Qualcuno molto tempo fa disse che la ragione per cui gli esseri umani sono superiori a tutte le altre creature e' che sono in grado di prendere decisioni per mezzo del ragionamento, mentre gli animali si basano solamente sull'istinto.
Io credo invece che per essere veramente superiori dovremmo trovare il giusto equilibrio fra istinto e ragione.(S. Bambarén)
Pubblicato da Tanja alle 12:13 0 commenti
Etichette: Poesia e letteratura
Possiamo vedere e sentire vicina
una persona nel mondo dei sogni,
e il fatto che al risveglio
non ci sia più
non significa
che non sia stata davvero lì
con noi.
(S. Bambarén)
Pubblicato da Tanja alle 12:06 0 commenti
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lunedì 4 febbraio 2008
Ultimo canto di Saffo
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
Quando per l'etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso de' Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova tra' nembi, e noi la vasta
Fuga de' greggi sbigottiti, o d'alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell'onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l'empia
Sorte non fenno. A' tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L'aprico margo, e dall'eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
De' colorati augelli, e non de' faggi
Il murmure saluta: e dove all'ombra
Degl'inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l'odorate spiagge.
Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell'indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
De' celesti si posa. Oh cure, oh speme
De' più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Morremo. Il velo indegno a terra sparto,
Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator de' casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D'implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perìr gl'inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s'invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva,
E l'atra notte, e la silente riva.
Pubblicato da Tanja alle 09:36 0 commenti
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L'Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Pubblicato da Tanja alle 09:23 1 commenti
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