Alunno: "39 verticale: La città della famosa torre pendente... 
Prof! Scusi, in che città si trova la Torre di Pisa?"
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Prof! Scusi, in che città si trova la Torre di Pisa?"
Prof: "Stai scherzando, VERO???"
Alunno: "Mhmmmm..."
Prof: "Dimmi di sì lo stesso, ti prego!"
2 commenti:
ecco! vedi che succede a crescerli nell'ignoranza? A farli credere che l'unica cosa che conta sia la suoneria del cellulare con la voce di qualche animaletto frocio e bruttarello e il calcio?
Non è facile fare il maestro, bisogna non solo conoscere le cose, ma anche saperle insegnare. E per saperle insegnare ad un pubblico di nani è inutile sperare nel loro innato desiderio di apprendimento e di conoscenza, perché a quell'età si è legati alla terra e non all'aria, e interessano le cose fisiche e palpabili. Quindi il bravo maestro, strapagato per le 28 ore settimanali seduto in cattedra ed in ferie per tre mesi ininterrotti l'anno, deve riuscire a far nascere il desiderio, la suspance, l'interesse, la curiosità, la bramosia di sapere "come finisce la storia" verso quello che insegna, pena la quasi inutilità delle sue ore in aula. Certo non è facile, ma l'alternativa è la violenza, cioè l'associazione di violenza verbale e/o fisica alle nozioni che verranno memorizzate proprio grazie alla prima.
Ora, ogni buon maestro dovrebbe scegliere la via del suo insegnamento. Qualche decennio fa si usava la via della violenza, e giurerei di aver sentito dire da più di qualche vecchio che le cose restavano in mente. Personalmente formerei un gruppo di volenterosi e disciplinati studentelli che, indossando camice nere, marciando a cadenza fino in classe, e la chiamerei "opera balilla". Originale direi.
Ma forse è la via piu facile questa; magari risulta piu difficile scoprire ed utilizzare il sistema di appassionare i nani, condire ogni nozione con elementi estranei atti a rendere il tutto piu interessante, ma senza alterare il significato stesso dell'insegnamento.
Ora:
come facciamo a far ricordare al nano che la torre di pisa sta a pisa? Gli facciamo notare che solo un idiota non capirebbe che la soluzine dell'equazione sta nella definizione, oppure preferiamo colorire appena poco poco la spiegazione in maniera da fargli ricordare elementi essenziali della faccenda quali ad Pisa, Torre, Pendenza, Miracoli, Dio (por..) ecc?
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